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rilascio certificati ecclesiastici
messe in suffragio dei defunti
messe della Pia Associazione del Suffragio
primi contatti per i sacramenti (battesimi, matrimoni, ecc.)
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- certificato di battesimo per uso matrimonio
- certificato di battesimo per altri usi (iscrizioni catechismo, scolastiche, universitarie, ecc.)
- certificato di cresima per uso matrimonio
I certificati sono rilasciati previa compilazione di un modulo di richiesta, disponibile presso la Segreteria o su questo sito.
Il modulo può anche essere inviato via email all’indirizzo [email protected]
Documentazione necessaria:
- certificato di nascita del/della bambino/a in originale
- autocertificazione dell’idoneità del padrino o della madrina
È consentita la presenza di un padrino e di una madrina o di un solo padrino o di una sola madrina.
Documentazione di base necessaria:
- attestato di partecipazione al corso prematrimoniale
- documento di identità
- certificato contestuale di cittadinanza, residenza, stato civile
- certificato di battesimo per uso matrimonio
- certificato di cresima per uso matrimonio.
N.B.: I certificati hanno validità di 6 mesi dalla data del rilascio e devono essere consegnati in originale.
Altra documentazione verrà eventualmente richiesta durante il colloquio con il parroco.
La pratica matrimoniale può essere istruita nella parrocchia di residenza di uno dei due fidanzati anche se il matrimonio verrà celebrato in una parrocchia diversa da quella di appartenenza di entrambi.
L’istruttoria matrimoniale richiede – in via ordinaria – dai 4 ai 6 mesi.
È consentita la presenza di uno o massimo due testimoni per ogni fidanzato.
Le celebrazioni del matrimonio possono essere effettuate – per quanto riguarda la nostra parrocchia – presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù o nella chiesa di San Carlo presso l’Oratorio.
“I fedeli che danno l’offerta perché la messa venga applicata secondo la loro intenzione contribuiscono al bene della Chiesa e, mediante tale offerta, partecipano della sua sollecitudine per il sostentamento dei ministri e delle opere”. (Codice di diritto canonico n. 946)
Ne segue che l’offerta per l’intenzione della messa:
- non monopolizza la messa, che rimane a beneficio di tutta la Chiesa;
- deve essere accompagnata da un intenso senso religioso ed ecclesiale da parte dell’offerente e dal suo desiderio di partecipare attivamente alla celebrazione di quella messa.